La crisi economica colpisce tutti e ovunque, quasi. Certo non i miliardari del pianeta. Stando alla rivista Forbes, che da oltre 25 anni pubblica le liste dei miliardari del mondo, oltre che dei potenti della terra, nel 2000 gli ultra-miliardari erano 470 (con un patrimonio complessivo di 898 miliardi di dollari), mentre nel 2013 essi sono saliti a 1426 (massimo storico) con un patrimonio di oltre 5,4 trilioni di dollari. Dal 2008 ad oggi i patrimoni sono aumentati in modo considerevole così come i nuovi ricchi. Segno evidente che qualcuno da questa crisi trova beneficio.
Tra queste straordinarie ricchezze, inimmaginabili per i comuni mortali, trova posto anche l'Africa. L'uomo più ricco d'Africa (43° nel mondo), con un patrimonio stimato di 16,1 miliardi di dollariè il nigeriano Aliko Dangote, attivo nel mondo del cemento, dello zucchero e della farina, con interessi in tutta l'Africa Occidentale. Fino al 2011Dangote non era tra i primi 100 ricchi del pianeta, mentre nel 2012 è entrato al 76° posto.
Nel 2013 Dangote, tanto per fare un esempio, sarebbe il secondo uomo più ricco d'Italia, dopo Ferrero (quello della Nutella e non solo) che è 23° e prima di Del Vecchio (Luxottica) che è 46°.
Dietro al nigeriano, due bianchi sudafricani, Johann Rupert, 179° nel mondo, (beni di lusso, patrimonio 6,6 miliardi di dollari) e Nick Oppenheimer, 182° nel mondo, (storica famiglia proprietaria del colosso diamantifero De Beers).
Dietro di loro l'egiziano Nassef Sawiris (182°, costruttore), il nigeriano Mike Adenuga (267°, telefonia mobile e petrolio), il sudafricano bianco Christoffel Wiese (384°, catena di centri commerciali), il marocchino Othman Benjelloum (437°, assicurazioni e banche).
All' 8° posto in Africa, il primo (e unico) sudafricano nero, Patrice Matsepe, (490°, imprenditore minerario), che con un patrimonio di 2,9 miliardi di dollari è il quarto uomo più ricco del Sudafrica.
Chiudono questa lista di "magnifici dieci africani", gli egiziani Naguib Sawiris (589°, telefonia) e Mohamed Mansour (670°, imprenditore che diversifica molto le sue attività).
Uomini il cui patrimonio, quasi per tutti in crescita, equivale spesso ad intere economie statali africane.
Ecco la lista 2013 pubblicata da Forbes